Napoli, il 29 luglio l’inaugurazione dello stadio Diego Armando Maradona: sarà scoperta la statua per “D10S” donata alla città di Napoli dall’artista Domenico Sepe

Napoli, il 29 luglio l’inaugurazione dello stadio Diego Armando Maradona: sarà scoperta la statua per “D10S” donata alla città di Napoli dall’artista Domenico Sepe
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Ci Siamo! A distanza di 8 mesi, l’ex stadio San Paolo sarà ufficialmente presentato come Stadio Diego Armando Maradona. L’inaugurazione è stata fissata per il 29 luglio alle ore 19.

Durante la cerimonia inaugurale sarà svelata la statua dedicata al grande fuoriclasse, donata alla citta di Napoli dallo scultore Domenico Sepe. Non è escluso che ci sarà anche un evento musicale legato all’iniziativa.

D10S l’opera di Domenico Sepe donata ai napoletani

Domenico Sepe, ha sempre dichiarato, già dalle fasi iniziali del progetto, la disponibilità a donare l’opera al popolo napoletano, convinto che il posto più adatto sia proprio l’esterno dello stadio Diego Armando Maradona di Fuorigrotta.

“Dopo 100 giorni dalla sua morte l’opera è finita, sono particolarmente emozionato. È un’opera che mi fa fatto soffrire tanto…” … “L’idea nasce sicuramente da una spinta emotiva molto forte” – spiega Domenico Sepe – “Perdere Maradona è stato come perdere una persona di famiglia ed io non volevo semplicemente fare una scultura: volevo raccontare l’emozione che avevo provato”.

 

L’opera

 L’opera in bronzo, a grandezza naturale, è stata realizzata dallo scultore partenopeo usando l’antica tecnica della fusione a cera persa. Questo tipo ti tecnica lascia all’interno della statua un vuoto, che si dice custodisca l’anima, sicuro l’anima di Diego Armando Maradona, ma anche una piccola parte di me che ho voluto donare al grande Campione– queste le parole dell’artista tra commozione e soddisfazione – Mi sono ispirato ai miti greci, ho immaginato una scultura che raccontasse un dio. I grandi scultori del passato utilizzavano gli atleti per raccontare gli déi. In questo caso abbiamo un atleta che in campo è stato come un Dio.”

D10S è un’opera unica già dal basso. Infatti, la base della scultura rappresenta la geografica dell’Argentina. Il piede di appoggio di D10S parte delle favelas, perché è proprio lì che Diego è nato. Volutamente la base è più bassa a sud e più alta a nord, quasi a volerlo accompagnare nel suo slancio verso l’eterno.

Daniela Marra: la cultura del bronzo di Domenico Sepe

Lo spazio sacro, terreno espressivo della scultura in bronzo di Domenico Sepe, non si esaurisce nell’ambito religioso e mitologico, ma abbraccia la storia dei grandi Maestri, come testimoniano i busti in memoria di Giacinto Gigante e Vincenzo Gemito, e la storia sacra del quotidiano come è manifesto nel Monumento dell’Amore a Matera, dove le sculture sono portatrici di una memoria storica collettiva, che recupera il passato dall’oblio della modernità. Un nuovo e inaspettato spazio sacro rapisce Domenico Sepe, la sacralità che Parthenope regala ai suoi figli naturali e non, coloro che vivono nel mito, dopo aver offerto il sogno di grandezza a un popolo spesso scoraggiato.

Ed è proprio guidato dal sogno di rendere eterna l’espressione nel bronzo, che Domenico Sepe lavora oggi senza sosta ai bozzetti preparatori che hanno come soggetto il titano argentino del calcio Diego Armando Maradona, una figura a Napoli senza confini. Colui che vive come Patrono al fianco di San Gennaro, che non scioglie il sangue nelle ampolle del Duomo, ma quello nelle vene dei tifosi accorsi al San Paolo (Palumbo Ponticello), risorgerà in bronzo eterno dal fuoco vulcanico della fonderia, come dai fuochi dello stadio San Paolo nacque mito.

di Pasquale Crespa

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