La Materia e L’Eterno: il catalogo d’Arte di Domenico Sepe
L’Arte di Domenico Sepe: un Rinascimento contemporaneo. Una vera e propria esperienza concettuale, materica, di ricerca
Per conoscere l’Arte bisogna guardarla, sentirla, innamorarsene, eppure tutto ciò che aleggia e fluisce nel “prodotto finale” appartiene e non è separabile dall’opera in sé. È il caso delle sculture di Domenico Sepe narrate dalla penna di Daniela Marra nel catalogo d’Arte (Domenico Sepe: La Materia e L’Eterno ed. Cervino 2021). Un racconto d’Arte poliedrico, che pur presentando importanti sezioni tradizionali di critica artistica, si arricchisce di storie che svelano le sfumature del lavoro d’artista di Domenico Sepe.
Il lettore viene preso e guidato tra bronzi, marmi, cere e argille; tra la fonderia e la bottega d’Arte; tra le storie di realizzazione e aneddoti di ispirazione. Un ricchissimo apparato iconografico rende il volume un piacere per gli occhi. Il dettagliato percorso fotografico accompagna alla scoperta della scultura in bronzo e all’eternità che le appartiene, a partire dai modelli in argilla, materia plasmabile preferita dall’artista così come dallo scultore napoletano Vincenzo Gemito, a cui è dedicata la scultura di copertina.
Domenico Sepe spiega tale scelta con queste parole: “Ho voluto rendere omaggio ad un grande maestro di inizio Novecento. Realizzare un’opera che raccontasse il volto dello scultore in un momento di dialogo, pensare a un dialogo aperto con il maestro Vincenzo Gemito, è emozionante e straordinario. Con molto rispetto guardo alla plasticità e alla forma che Gemito ha creato attraverso il suo linguaggio. Mi sento molto vicino a lui e il mio omaggio vuole rappresentare un segno di continuità con quella tradizione scultorea partenopea della scuola napoletana, che non solo è una radice artistica, ma anche una inesauribile fonte d’ispirazione contemporanea”.
La complicità artistica tra Domenico Sepe e Daniela Marra
Il progetto del catalogo nasce da una straordinaria complicità artistica tra lo scultore Domenico Sepe e la museologa Daniela Marra, che hanno camminato insieme nell’Arte per scoprirsi e riscoprirsi l’uno nell’altra, come testimonia un’anteprima a Castel dell’Ovo nel 2020. “ La nostra affinità- spiega Domenico Sepe- nasce da una visione dell’Arte molto simile, che guarda alla tradizione con un occhio al contemporaneo”.
Non a caso Daniela Marra definisce l’Arte di Domenico Sepe un Rinascimento contemporaneo. “Un’artista, che guarda come me alla tradizione – continua Sepe – che incontra chi ne ha una straordinaria competenza e riesce ad evocarla attraverso le parole, come non poteva scoccare un’inevitabile scintilla? Questa affinità ci ha condotto fino a quella che definisco un’opera più che un catalogo, perché i testi che l’accompagnano scritti da Daniela Marra raccontano di una vera e propria esperienza concettuale, materica, di ricerca.
Entrano nell’anima di ogni mia scultura.” Domenico Sepe: La Materia e L’Eterno racconta un’arte potente, la passione che la muove e l’emozione che suscita, seguendo un percorso che abbraccia la critica, la storia, il mito, le tecniche di realizzazione e i luoghi di genesi delle opere, in una perfetta armonia tra parola e materia.
di Pasquale Crespa
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