Dallo stadio Maradona alla presunta distruzione, la statua del grande Diego dello scultore Domenico Sepe risorge ai Quartieri Spagnoli

Dallo stadio Maradona alla presunta distruzione, la statua del grande Diego dello scultore Domenico Sepe risorge ai Quartieri Spagnoli
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Venerdì 8 settembre 2023 ore 12.00 GALLERIA “IL TEMPIO DI MARADONA”

Via Concordia 69, Napoli – Accanto al Murale di Maradona nel largo a lui dedicato

PRESENTAZIONE DELL’OPERA IN ESPOSIZIONE CON L’AUTORE DOMENICO SEPE

Interverranno insieme all’artista alcuni calciatori del Napoli compagni di squadra di Diego

e lo scrittore e ricercatore storico Angelo Forgione, conduce l’incontro il giornalista

Giuseppe Giorgio

Sarà una vera sorpresa, venerdì 8 settembre alle ore 12.00, presso la galleria “Il Tempio di Maradona” in via Concordia 69, (accanto al famoso murale del campione)  la ricomparsa della statua del mitico Diego realizzata dallo scultore Domenico Sepe.

L’opera raffigurante il mito argentino che, dopo le note vicissitudini e le voci circa la sua distruzione, risorge ai quartieri spagnoli. E ciò in una galleria di particolare interesse artistico e culinario che oltre ad accogliere in esposizione l’opera del grande Diego sistemata su di una lastra di pietra lavica realizzata dalla marmoria Rocco Palladino, offre con la pizzeria collegata gestita dai patron Vincenzo Masiello e Gianni Sauchelli, la possibilità di godere delle più antiche specialità di una Napoli senza tempo.

Una galleria con una ricca offerta gastronomica che, oltre ad accogliere ed ospitare la ritrovata statua di Maradona, da tempo al centro di ipotesi, congetture e polemiche, offre al visitatore anche un percorso artistico legato alle opere pittoriche del maestro Sepe dedicate al campione argentino ed un itinerario fotografico con il racconto per immagini inedite del fotografo Pasquale Crespa ispirate alla genesi dell’opera e nello specifico alla nascita del numero 10.

«Il mio sogno- ha detto lo scultore Sepe- era quello di destinare la scultura di Diego Armando Maradona allo Stadio di Napoli in quanto luogo simbolo del calcio, dei tifosi e della bellezza di Maradona. Questo sogno tuttavia, ad un certo punto, si è spezzato con la restituzione dell’opera.

Ecco perchè l’unica possibilità rimasta è stata quella di fare risorgere Diego nella sua casa adottiva più passionale, rappresentata dai Quartieri Spagnoli. Un luogo dove il campione è stato sempre amato e celebrato. Ecco perchè posso dire che con la collocazione della mia opera nel tempio dedicato al Pibe de Oro, il mio sogno in qualche modo si realizza.

Per me, il significato di questa esposizione è molto importante perché attraverso il contatto con il popolo napoletano la figura di Diego continua a vivere. La mia, infatti, è un’opera che vuole raccontare l’eternità di Diego e l’unica possibilità che avevo per dimostrarlo era quella di metterla in relazione con il vero popolo napoletano che parte dai Quartieri Spagnoli».

Seguirà una degustazione di specialità tipiche napoletane

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