“Siamo rimaste nude nello specchio”, il nuovo libro di Emilia Testa che pone la figura della donna al centro della narrazione

“Siamo rimaste nude nello specchio”, il nuovo libro di Emilia Testa che pone la figura della donna al centro della narrazione
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La raccolta di racconti di Emilia Testa che riflette sulle donne e su un nuovo modo di rispettare il mondo e chi lo abita.

È approdato in libreria il nuovo libro di Emilia Testa, scrittrice e poetessa molto apprezzata dal pubblico e della critica. Stavolta si tratta di un’antologia di racconti, pubblicata dall’editore Giovane Holden Edizioni e con la prefazione della scrittrice Viola Conti. “Siamo rimaste nude nello specchio” è un’opera di quasi duecento pagine che introduce il lettore in un ventaglio di racconti che mettono la figura della donna al centro della narrazione.

Tante, diverse e variegate sono le donne che racconta Emilia Testa, costrette a vivere una vita che è stata confezionata loro – talvolta senza nemmeno che sia stata data loro possibilità di replica, di decisione. Vite private del libero arbitrio, dove le protagoniste assumono quel ruolo che è stato loro cucito addosso, ma che infine si trovano davanti a una scelta: continuare a essere ciò che pensavano di essere oppure essere veramente libere, provando a vivere come si ritiene giusto (e come ci è naturale) vivere. E come dinnanzi a tutte le rivelazioni davanti alle quali non si può che cambiare, la scoperta del sé, per ognuna di queste donne rimette ogni cosa in discussione.

Della lettura colpisce l’autenticità e la disarmante sincerità con cui Emilia Testa si fa carico di raccontare le storie dei suoi personaggi. All’interno di una narrazione frammentata, non passano poche righe durante cui non si faccia riferimento ad altri libri, altra arte, e così il testo si trasforma in una di quelle opere che hanno la forza di portare il lettore verso la scoperta di nuovi libri, testi che magari non aveva mai incontrato e che gli permettano di conoscere in lungo e largo un certo tipo di narrativa che ha il ruolo di rappresentare una porzione significativa della nostra società, di raccontarne i drammi, le acute sofferenze, le terribili ingiustizie a cui sono sottoposti i membri della comunità LGBTQIA+.

Se esistono tanti modi di partecipare alla battaglia pacifica e di unirsi al grido di protesta di una comunità, Emilia Testa sceglie quello che sembra incarnare meglio la sua attitudine artistica: la scrittura – così come fa una delle numerose protagoniste quando, per capire meglio i propri sentimenti e trovare la forza di accettare le conseguenze della sua rivelazione, individua in un diario segreto la propria libertà. Ma è proprio affinché la libertà di tutti non passi solo attraverso pagine di diario private, che non si può che ringraziare Testa per il lavoro magistrale condotto e per questo suo tentativo, di certo elevato, di prendere la sua posizione e tentar di aprire gli occhi – con un’inusuale dolcezza e sensibilità – anche a chi, per non dover fare i conti con le scomode evidenze, fa di tutto per continuare a tenerli chiusi. Per tenersi al riparo da un mondo-trappola.

Titolo dell’opera: Siamo rimaste nude nello specchio

Autrice: Emilia Testa

Editore: Giovane Holden Edizioni

Genere: Antologia di racconti

Pagine: 184

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Chi è Emilia Testa?

È nata a Napoli. Ha studiato Cinema e Drammaturgia al Dams di Bologna. Attualmente vive a Ravenna dove collabora come visual merchandising per alcune aziende di moda.

Amante della letteratura e della poesia, quale mistero inesauribile della vita, scrive racconti e testi poetici, curando le parole, come un miniaturista, facendone storie di donne, di sentimenti, di stati d’animo, di paesaggi, di città, di digressione. È amante della musica jazz e dell’arte contemporanea, adora la montagna ma vorrebbe vivere nel centro di Milano.

Ha ottenuto importanti e costanti riconoscimenti in rassegne poetiche e letterarie, tra cui la vittoria ai premi Stabia in versi, Io racconto e Clepsamia.

Alcune sue opere sono inserite in antologie letterarie; nel 2021 ha pubblicato la sua prima silloge poetica La logica del cuore. Ho scritto ti amo e tante altre parole sconnesse, Dantebus Editrice.

di Redazione

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