Eurovision 2022, Ucraina vince con la Kalush Orchestra. L’Italia solo sesta

Eurovision 2022, Ucraina vince con la Kalush Orchestra. L’Italia solo sesta
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La Kalush Orkestra ha portato sul palco europeo un brano forte, cantato in lingua ucraina, vestendo abiti tipici e suonando strumenti locali. Hanno portato all’Europa la loro cultura e il loro paese.

Si apre al Pala Alpitour di Torino, la spettacolare finale dellEurovision Song Contest 2022.

Ad aprire la serata una meravigliosa Laura Pausini, che canta un medley di alcuni dei suoi successi alternando l’inglese, l’italiano e lo spagnolo: “Benvenuto”, “Io canto”, “La solitudine”, “Le cose che vivi” e “La scatola”.

Tre i cambi d’abito durante la performance, tutti disegnati per lei da Donatella Versace.

“Ho scelto Donatella ed Atelier Versace per la finale di Eurovision perché questo è il messaggio che anche io insieme a lei voglio dare questa sera” – conclude Laura Pausini – “Sono 3 gli abiti che hanno preparato per me, con un lavoro certosino sul mio corpo che non è certo quello di una modella ma sicuramente quello di una donna fragile e nello stesso tempo guerriera e innamorata della cultura italiana e quindi anche della sua moda. Grazie Donatella.

I 25 cantanti in gara si susseguono sul palco in un tripudio di luci, colori, coreografie, dando vita talvolta a dei veri e propri “spettacoli nello spettacolo”.

Canzoni melodiche si alternano a ritmi tecno, brani cantati in lingua madre e altri nel più europeo inglese, si susseguono canzoni dai colori rock, pop e ritmi latini, artisti emergenti e altri che vantano esperienza trentennale…è questo il volto di un festival che è l’espressione del variegato panorama musicale europeo che sempre più si impone anche su quello mondiale.

Laura Pausini omaggia Domenico Modugno eseguendo a cappella, col supporto del pubblico, “Nel blu dipinto di blu”.

I Maneskin e Gigliola Cinquetti i superospiti della serata

Superospiti della serata, i Maneskin che con la nuova “Supermodel” infiammano letteralmente il Pala Alpitour.

Look originale, grinta contagiosa, Damiano che, reduce da un infortunio sul set del loro ultimo video, non si risparmia.

E Alessandro Cattelan ricorda orgoglioso che per la prima volta li ha presentati sul palco di X Factor Italia da concorrenti e che adesso, a distanza di 5 anni, li presenta sul palco dell’Eurovision dove per la prima volta il vincitore dell’edizione precedente coincide con l’ospite internazionale.

Secondo ospite, la prima artista italiana a partecipare all’Eurovision nel 1964 ancora adolescente, Gigliola Cinquetti emozionantissima canta la sua famosissima “Non ho l’età” accompagnata dal coro di tutto il Pala Alpitour.

Mika, uno spettacolo di luci, cuori, amore

L’ultima straordinaria e magica esibizione è quella di Mika, che regala uno spettacolo di luci, cuori, amore, fiori. Un medley dei suoi brani più famosi, una carica esplosiva, un messaggio chiaro e semplice: in questo mondo c’è spazio per tutte le sfumature.

Un artista internazionale, un animale da palcoscenico che ha scelto l’Italia come sua casa.

Dallo spazio arrivano i saluti di Samantha Cristoforetti

E c’è anche spazio per un particolare saluto che arriva direttamente dallo spazio. Samantha Cristoforetti l’astronauta italiana impegnata alla guida di una nuova missione nel cosmo, in collegamento diretto dalla Stazione Spaziale Internazionale, lascia il suo saluto:

“Sono qui, vi parlo dallo Spazio e vi auguro una serata fantastica”, come se fosse dietro l’angolo. 

L’assegnazione dei voti alle 25 canzoni

Il sistema di votazione dell’Eurovision Song Contest prevede un solo vincitore; Il podio viene determinato da una votazione composta da giurie nazionali e televoto.

I voti espressi dalla giuria rappresentano il 50% del totale per uno specifico Paese, a cui si aggiunge il televoto che pesa per il restante 50%. Né per le giurie nazionali né attraverso il televoto è possibile votare per il proprio Paese.

La classifica, L’itala solo sesta

Vince Eurovision Song Contest 2022, con un totale di 631 punti, l’Ucraina con il brano” Stefania”, brano fortemente sostenuto dal televoto italiano. La preferenza della giuria tecnica è andata ai Paesi Bassi

Ecco la classifica finale:

  1. Ucraina – Kalush Orkestra con Stefania: 192 punti – 631 punti
  2. Regno Unito – Sam Ryder con Space man: 283 punti – 466 punti
  3. Spagna – Chanel conSloMo: 231 punti – 459 punti
  4. Svezia – Cornelia Jakobs con Hold Me Closer: 258 punti – 438 punti
  5. Serbia – Konstrakta che canta In Corpore Sano: 87 punti – 312 punti
  6. Italia – Mahmood e Blanco con Brividi: 158 punti – 268 punti
  7. Moldavia – Zdob şi Zdub & Fraţii Advahov con Trenuleţul: 14 punti – 253 punti
  8. Grecia – Amanda Georgiadi Tenfjord con canta Die Together: 158 punti – 215 punti
  9. Portogallo – MARO con Saudade saudade: 171 punti – 207 punti
  10. Norvegia – Subwoolfer  con Give That Wolf a Banana: 36 punti – 182 punti
  11. Paesi Bassi – S10 con De Diepte: 129 punti – 171 punti
  12. Polonia – Krystian Ochman con River: 46 punti – 151 punti
  13. Estonia – Stefan che canta Hope: 43 punti – 141 punti
  14. Lituania – Monika Liu con Sentimentai: 35 punti – 128 punti
  15. Australia – Sheldon Riley con Not the same: 123 punti – 125 punti
  16. Azerbaijan – Nadir Rüstəmli con Fade to black: 103 punti – 106 punti
  17. Svizzera – Marius Bear che canta Boys do Cry: 78 punti – 78 punti
  18. Romania – WRS con Llamame: 12 punti – 65 punti
  19. Belgio – Jérémie Makiese con Miss you: 59 punti – 64 punti
  20. Armenia – Rosa Linn con Snap: 40 punti – 61 punti
  21. Finlandia –  The Rasmus con Jezebel: 12 punti – 38 punti
  22. Repubblica Ceca – We Are Domi con Lights Off: 33 punti – 38 punti
  23. Islanda – Systur (Sigga, Beta and Elín) con Með Hækkandi Sól: 10 punti – 20 punti
  24. Francia – Alvan & Ahez con Fulenn: 9 punti -17 punti
  25. Germania – Malik Harris con Rockstars: 0 punti – 6 punti Passo

Quella dell’Ucraina è una vittoria simbolica, annunciata, che non risolverà la guerra ma che rimane un messaggio potente.

La Kalush Orkestra ha portato sul palco europeo un brano forte, cantato in lingua ucraina, vestendo abiti tipici e suonando strumenti locali. Hanno portato all’Europa la loro cultura e il loro paese.

“Troverò sempre la strada di casa, anche se tutte le strade sono distrutte”, è quello che doveva essere un brano dedicato da parte del cantante alla propria madre, diventa un inno alla forza, a non perdere la speranza, anche se c’è la guerra.

A cura di AG

di PC

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