23 maggio 1992 – 23 maggio 2021. A 29 anni dalla strage di Capaci. L’albero della legalità in Piazza Municipio

23 maggio 1992 – 23 maggio 2021. A 29 anni dalla strage di Capaci. L’albero della legalità in Piazza Municipio
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23 maggio 1992 – 23 maggio 2021. Sono già trascorsi 29 anni dalla strage di Capaci, da quando la mafia nostra assassinò il magistrato antimafia Giovanni Falcone. Fu un attentato di stampo terroristico – mafioso compiuto da Cosa Nostra nei pressi di Capaci con una bomba composta da 500 kg di tritolo, Oltre al giudice, persero la vita anche la moglie e magistrato Francesca Morvillo, gli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.

L’albero della legalità in Piazza Municipio

Quest’anno, a Napoli, per l’anniversario, il sindaco Luigi de Magistris con il prefetto Valentini e il questore Alessandro Giuliano, ha ricordato le vittime della strage all’albero della legalità in Piazza Municipio dinanzi Palazzo San Giacomo. Presenti inoltre il Presidente dell’ANPI Antonio Amoretti, il presidente del Consiglio comunale Sandro Fucito ed i vertici provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, Giuseppe La Gala e Gabriele Failla.

Le parole del sindaco Luigi de Magistris

Queste le parole del sindaco pubblicate dai suoi canali social: “La strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo ed i poliziotti Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, rappresenta uno dei fatti più drammatici della storia della Repubblica. Sono entrato in magistratura negli anni delle stragi di Capaci e via D’Amelio, Falcone e Borsellino sono stati per me degli idoli, dei punti di riferimento. Non smetterò mai di lottare per un Paese senza mafie. Fuori la mafia dallo Stato, altrimenti non saremo mai un Paese democratico fino in fondo. Senza verità e giustizia non c’è democrazia. Senza giustizia non c’è legalità“.

Le parole della Regione Campania

Al Sindaco de Magistris si uniscono anche l’assessorato alla Sicurezza e alla Legalità, la commissione consiliare anticamorra e la Fondazione Polis della Regione Campania hanno fatto memoria delle vittime.

Mario Morcone, assessore regionale alla Sicurezza e alla Legalità

Ricordare la strage di Capaci e tutte le sue vittime è un dovere morale per la nostra Regione, che è la più colpita in Italia in termini di vittime innocenti della criminalità. Abbiamo posto l’aiuto alle vittime tra le priorità della nostra azione amministrativa, anche attraverso l’impegno quotidiano della nostra Fondazione Polis su un tema così delicato e complesso. Ricordare le vittime della strage di Capaci e di ogni forma di violenza criminale significa soprattutto proseguire questa attività di prossimità e di impegno“, evidenzia l’assessore alla Sicurezza e alla Legalità della Regione Mario Morcone.

Gianpiero Zinzi, presidente della Commissione anticamorra in Consiglio regionale

Il presidente della Commissione anticamorra in Consiglio regionale Gianpiero Zinzi: “La memoria di quanto accaduto al giudice Falcone, alla moglie e alla sua scorta va accompagnata in ogni sede dal racconto di chi con coraggio sulle nostre terre si oppone alla criminalità organizzata. L’impegno della Commissione Anticamorra e Beni Confiscati del Consiglio regionale, in sinergia con la Fondazione Polis e l’Assessorato alla Legalità della Regione Campania, va nella direzione di valorizzare i tanti esempi positivi, anche e soprattutto nella gestione dei beni sottratti alla camorra. Se la confisca rappresenta la vittoria dello Stato, una gestione positiva finalizzata all’uso sociale sarà la giusta risposta della società civile“.

Don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Polis

Don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Polis: “Fare memoria di ciascuna delle vittime della strage di Capaci risponde pienamente a un principio fondamentale del nostro operato: tutte le vittime innocenti della criminalità hanno pari dignità, sia per quanto attiene al ricordo del loro sacrificio che in termini di impegno a favore dei loro familiari“.

di Redazione

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