25 aprile. Festa della Liberazione: niente cortei, staffette e fiori per i partigiani

25 aprile. Festa della Liberazione: niente cortei, staffette e fiori per i partigiani
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Il 25 aprile è il giorno in cui si celebra l’Anniversario della liberazione d’Italia, o Festa della Liberazione. E’ una festa nazionale della Repubblica Italiana e che celebra la liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista avvenuta il 25 aprile 1945.

L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma si considera il 25 aprile come data simbolo perché nel 1945 coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della repubblica di Salò dalle città di Torino e di Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere il controllo delle città.

La decisione di scegliere il 25 aprile come “festa della Liberazione” (o come “anniversario della Liberazione d’Italia”) fu presa il 22 aprile del 1946, quando il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia – stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”.

Il 25 aprile in Europa

Anche altri paesi europei ricordano la fine dell’occupazione straniera durante la Seconda guerra mondiale, ma in date diverse: Paesi Bassi e Danimarca la festeggiano il 5 maggio, la Norvegia l’8 maggio, la Romania il 23 agosto. Anche in Etiopia si festeggia il 5 maggio la festa della Liberazione, ma in quel caso per ricordare la fine dell’occupazione italiana, avvenuta nel 1941.

25 aprile 2021 “La staffetta della Liberazione”

Un fiore per i partigiani da deporre in contemporanea nelle strade delle città italiane davanti alle targhe dedicate ad antifascisti, come anche una “staffetta della Liberazione” con una diretta sulla pagina Facebook dell’ANPI in cui si susseguiranno collegamenti esterni, letture, musica, incontri, presentazioni di libri e testimonianze partigiane.
   Ancora un 25 aprile senza i tradizionali cortei.

Anche quest’anno, per la seconda volta, le celebrazioni per la Festa della Liberazione saranno inevitabilmente condizionate dalla pandemia. L’ANPI ha organizzato due iniziative nazionali nel “pieno rispetto delle norme anti-Covid”. L’associazione invita “le cittadine e i cittadini a deporre un fiore, alle ore 16, sotto le targhe delle vie e delle piazze dedicate ad antifasciste/i e partigiane/i”.
 

   Si raccomanda che non ci siano più di due le persone a compiere il gesto simbolico, possibilmente un giovane e un adulto. “In questo modo il 25 aprile il Paese si ritroverà riunito intorno a quella straordinaria stagione di lotta per la libertà e la democrazia” sottolinea l’ANPI spiegando: “Un fiore che diverrà una luce accesa sul sacrificio di tante donne e uomini da cui sono nate la Repubblica e la Costituzione”.
    Accanto alle “Strade di liberazione” ci sarà una “Staffetta” in streaming sulla pagina Facebook dell’Associazione a partire dalle 10.15 con tanti ospiti tra cui Gianfranco Pagliarulo, Dacia Maraini, Giuliano Montaldo, Eugenio Finardi, Laura Gnocchi, Gad Lerner, Francesco Filippi, Chiara Colombini, Marta Cuscunà.
  

  Anche a Casa Cervi, uno dei luoghi dal più alto valore simbolico della Resistenza Italiana, nella pianura reggiana, a Gattatico, ci sarà una lunga diretta streaming dalle 11 alle 19. Fra gli ospiti il presidente del Consiglio Mario Draghi che invierà un videomessaggio. La casa dove abitavano i sette fratelli partigiani uccisi dai nazifascisti nel 1943 è diventata un centro di documentazione e il 25 aprile è meta di moltissime persone. Come avvenne l’anno scorso, tuttavia, l’iniziativa si trasferisce totalmente sul web. Fra gli ospiti già annunciati ci sono don Luigi Ciotti, Vauro, Diego Bianchi, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein.


    Accanto alle celebrazioni istituzionali, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che si recherà prima all’altare della patria e il presidente del consiglio Mario Draghi andrà al Museo della Liberazione di via Tasso a Roma, ci saranno comunque domani alcuni presidi. A Milano alle 15 è stato promosso dal Comitato Permanente Antifascista un presidio in piazza Castello mentre il Museo Nazionale della Resistenza apre online. 

 Come riporta il sito ANSA, la vigilia è stata anche segnata da episodi matrice neofascista: svastiche e croci celtiche sono apparse sui muri di Marsala, nell’avellinese è apparsa la scritta Dux su un murales dedicato alla senatrice a vita ed ex deportata Liliana Segre mentre a Genova su alcune bandiere dell’ANPI sono state vergate delle svasiche.

di Redazione

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