Terzo miracolo di San Gennaro: il prodigio si compie nel silenzio del Duomo

Il terzo Il terzo miracolo di San Gennaro si è compiuto questa mattina, 16 dicembre 2025, in un Duomo di Napoli colmo di attesa. Alle 9:13, nella penombra della Cappella del Tesoro, l’abate monsignor Vincenzo De Gregorio ha sollevato l’ampolla e annunciato che il sangue del patrono era tornato liquido. Un mormorio, poi un applauso lungo, quasi liberatorio, ha attraversato la navata.

La scena è quella che Napoli conosce da secoli: il fazzoletto bianco che sventola, i fedeli che si avvicinano per vedere da vicino l’ampolla, il rito che si rinnova come un ponte tra passato e presente.

Il significato del prodigio del 16 dicembre

Il miracolo di dicembre non coincide con una festa liturgica, ma con un ricordo storico che appartiene alla memoria profonda della città.
Il 16 dicembre 1631, secondo la tradizione, San Gennaro avrebbe fermato l’eruzione del Vesuvio che minacciava di inghiottire Napoli. Da allora, la liquefazione del sangue in questa data è considerata un segno di protezione e buon auspicio.

Per molti napoletani, il prodigio di dicembre è il più “civile” dei tre: un rito che parla alla città prima ancora che alla fede.

La cerimonia: un rito che attraversa i secoli

La celebrazione è iniziata alle 9:00, quando la cassaforte che custodisce le ampolle è stata aperta davanti alla Deputazione.
Ecco i momenti chiave della mattinata:

• 9:13 – il sangue appare già semi sciolto al primo controllo
• 10:05 – dichiarata la liquefazione completa
• esposizione dell’ampolla ai fedeli
• processione interna nella Cappella del Tesoro
• nuova apertura prevista alle 16:00

La folla ha seguito ogni gesto con attenzione quasi rituale: mani giunte, sguardi fissi sull’ampolla, un silenzio che si spezzava solo per qualche sospiro di emozione.

San Gennaro e Napoli: un legame che non si spezza

Il miracolo non è soltanto un evento religioso: è un simbolo identitario.
San Gennaro rappresenta per Napoli una forma di protezione collettiva, un riferimento che unisce credenti e non credenti. La Deputazione di San Gennaro, organismo laico che da secoli custodisce le reliquie, continua a garantire la trasmissione di questo patrimonio culturale.

Il prodigio richiama ogni anno devoti storici, famiglie, turisti e curiosi che desiderano assistere a un rito unico al mondo.

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