Sciopero per Gaza: gli studenti del Liceo Giordano Bruno di Arzano scendono in piazza con uno striscione che scuote le coscienze
Oggi, venerdì 3 ottobre 2025, gli studenti del Liceo Giordano Bruno di Arzano hanno aderito con forza allo sciopero nazionale in solidarietà con la popolazione civile di Gaza. L’iniziativa, promossa da collettivi studenteschi e sindacati di base, ha coinvolto decine di istituti in tutta Italia, trasformando le scuole in luoghi di riflessione e protesta.
Una mobilitazione consapevole e partecipata
Fin dalle prime ore del mattino, gli studenti hanno scelto di non entrare in aula. Hanno invece animato l’ingresso dell’istituto con cartelloni, bandiere palestinesi e slogan pacifisti. Il messaggio è chiaro: la scuola non può restare indifferente davanti alla sofferenza dei bambini di Gaza. Attraverso la protesta, i ragazzi, ed alcuni professori, hanno voluto esprimere il loro dissenso verso le politiche di guerra e la complicità istituzionale, chiedendo corridoi umanitari e rispetto dei diritti fondamentali.
Lo striscione che ha colpito tutti
Tra i simboli più forti della giornata, spicca uno striscione affisso alla recinzione del liceo. La scritta, interamente realizzata a mano, recita:
“La campanella non suona a Gaza. Fate silenzio quando i bambini dormono, non quando muoiono.”
Questa frase ha commosso e fatto riflettere. Gli studenti, interpellati sul significato, hanno spiegato che si tratta di un invito a rompere il silenzio e a non normalizzare la tragedia. “Abbiamo scelto parole semplici ma dirette,” hanno dichiarato alcuni studenti del collettivo, “perché il silenzio davanti alla morte non è rispetto, è complicità. La scuola deve educare alla coscienza, non all’indifferenza.”
Un movimento che cresce in tutta Italia
Parallelamente, la mobilitazione ha coinvolto licei e università da nord a sud. A Roma, Bari, Napoli e Milano si sono svolti cortei, assemblee e occupazioni simboliche. Secondo Collettiva.it e Quotidiano.net, lo sciopero è stato indetto da sigle come SiCobas, Udu e Cambiare Rotta, con l’obiettivo di denunciare il blocco della Global Sumud Flotilla e chiedere la sospensione degli accordi tra istituzioni italiane e israeliane.
La voce degli studenti non si ferma
Con questa giornata di protesta, gli alunni del Giordano Bruno hanno dimostrato che la scuola può essere anche luogo di impegno civile. Hanno scelto di alzare la voce, di mettersi in gioco e di trasformare un semplice striscione in un grido collettivo per la pace.
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