Note e Canti Natalizi della Tradizione” del Maestro Lello Traisci

FORMIA – 19 dicembre. Nel teatro dell’Istituto Sacro Cuore, in via San Giulio, è andato in scena lo spettacolo “Note e Canti Natalizi della Tradizione” con il Maestro Lello Traisci, un evento che ha unito musica, memoria e cultura popolare.

La manifestazione, patrocinata dal Comune di Formia e organizzata dall’associazione La Normalità, ha visto il costante impegno del presidente Mario Bianchini. La serata è stata presentata e diretta dalla dott.ssa Isabella Quaranta, che ha accompagnato il pubblico lungo un percorso artistico ricco di suggestioni.

Un viaggio nella tradizione con “Note e Canti Natalizi della Tradizione”

Per questa edizione, il Maestro Traisci ha proposto un repertorio completamente rinnovato, dedicato ai canti natalizi e devozionali della tradizione popolare.
Gli spettatori hanno vissuto un vero viaggio nella storia musicale del Sud Italia, ascoltando brani come:

• “A ’Nferta”, legata alla cultura della costiera sorrentina
• “Quanno Nascette Ninno” (1735), capolavoro di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori
• “A Madonna de’ mandarini”, struggente poesia musicata del poeta napoletano Ferdinando Russo

A questi si sono aggiunti antichi canti devozionali in dialetto napoletano, un tempo intonati dai fedeli per omaggiare i santi protettori. Il programma si è poi arricchito con alcuni brani originali del Maestro Traisci, tra cui “Tammurriata San Castrese” e “Notte ’e Sant’Antuono”.

Strumenti tradizionali e atmosfere sonore d’altri tempi

A rendere lo spettacolo ancora più coinvolgente è stata la capacità del Maestro Traisci di alternare diversi strumenti musicali, creando atmosfere sonore uniche.
Oltre alla chitarra, ha utilizzato tammorre, sonagliere e strumenti ritmici tradizionali. Particolarmente apprezzata l’idea di suonare semplici tazzine da caffè per riprodurre il suono degli zoccoli di un cavallo, un dettaglio che ha sorpreso e divertito il pubblico.

Racconti, musica e tradizione: un’esperienza unica

Tra un brano e l’altro, Traisci ha condiviso brevi racconti sull’origine dei canti eseguiti, contribuendo a creare un’atmosfera intima e d’altri tempi.
Il pubblico ha così vissuto una serata unica, immersa nella tradizione popolare e nella memoria collettiva, in un evento che ha unito emozione, cultura e autenticità.

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