Caivano si ribella: flash mob per don Patriciello dopo le minacce

Domenica 5 ottobre 2025, Caivano ha risposto con forza e dignità alle intimidazioni subite da don Maurizio Patriciello. Un flash mob spontaneo e partecipato ha riempito il sagrato della Chiesa di San Paolo Apostolo, nel cuore del Parco Verde, per manifestare solidarietà al parroco simbolo della lotta alla camorra. La comunità ha scelto di non arretrare, stringendosi attorno a chi da anni rappresenta un presidio di legalità e resistenza civile.

Un gesto collettivo contro la paura

L’iniziativa, promossa da cittadini, attivisti e associazioni, ha visto la partecipazione di centinaia di persone: famiglie, studenti, volontari e rappresentanti delle istituzioni. I cartelli esposti recitavano “Io sto con don Maurizio”, diventati in poche ore un messaggio virale sui social. La chiesa, gremita per la messa, si è trasformata in un luogo di testimonianza e impegno.

Il proiettile consegnato durante la messa

Il flash mob arriva dopo un episodio inquietante: domenica 28 settembre, durante la celebrazione eucaristica, un uomo ha consegnato a don Patriciello un fazzoletto contenente un proiettile. L’autore del gesto, Vittorio De Luca, è stato fermato e dovrà rispondere di atti persecutori aggravati dal metodo mafioso. L’episodio ha scosso l’intera comunità e rafforzato la scorta attorno al sacerdote.

I presenti al flash mob del 5 ottobre

Tra i partecipanti di questa mattina:

• Catello Maresca, magistrato e simbolo della lotta alla criminalità organizzata
• Francesco Emilio Borrelli, deputato e promotore della mobilitazione
• Ciro Corona, fondatore di Resistenza Anticamorra
• Alessandro Cannavacciuolo, ambientalista attivo nel comune di Acerra
• Carlo Ceparano, attivista dell’associazione Studenti napoletani anti-camorra
• Esponenti di Europa Verde, tra cui Agostino Galiero, Benedetta Sciannimanica, Rosario Pugliese e Angela Giugliano
• Rappresentanti locali e membri della società civile

La presenza di Maresca e Borrelli ha rafforzato il messaggio di legalità e vicinanza istituzionale. Il deputato Francesco Emilio Borrelli, promotore della mobilitazione, ha dichiarato:
“Don Maurizio è un baluardo di legalità in un territorio difficile. Le intimidazioni non devono farci arretrare, ma spingerci a essere ancora più presenti. La camorra va combattuta con la cultura, con la scuola, con la partecipazione civile. Oggi Caivano ha dimostrato che non ha paura.”
Borrelli ha inoltre sottolineato l’importanza di una risposta istituzionale forte e costante, chiedendo che il Parco Verde diventi un laboratorio permanente di legalità e inclusione sociale.

Il significato del flash mob

Il flash mob non è stato solo un gesto simbolico, ma una presa di posizione collettiva. In un territorio segnato da degrado e intimidazioni, la comunità ha scelto di esporsi, di non arretrare. Don Patriciello ha commentato: “Il pane impastato col sangue dei fratelli è pane avvelenato e indigesto”. Parole che risuonano come monito e come invito alla resistenza civile.

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