Esplosione a Napoli in via De Filippo: un morto, quattro feriti e un eroe tra le macerie

Esplosione a Napoli in via De Filippo: un morto, quattro feriti e un eroe tra le macerie
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NAPOLI – Una potente esplosione ha squarciato il cuore del centro storico di Napoli nel tardo pomeriggio di mercoledì 25 giugno 2025. Il boato, avvertito in tutta la zona di via Foria, è partito dal deposito del ristorante “Da Corrado” in via Peppino De Filippo, provocando il crollo parziale di uno stabile e danni ingenti agli edifici adiacenti.

La dinamica dell’incidente

L’esplosione, avvenuta intorno alle 19:00, sarebbe stata causata da una fuga di gas, anche se i gestori del ristorante negano la presenza di bombole nel deposito. La deflagrazione ha investito anche il vicino ristorante “’A Figlia d’‘o Marenaro”, danneggiando gravemente le nuove sale appena ristrutturate.

Le vittime e l’eroe

La vittima è Giovanni Scala, 57 anni, cognato del titolare del ristorante “Da Corrado”, dove lavorava da tempo come addetto alla preparazione dei frutti di mare. È morto sotto le macerie del deposito, poco dopo aver iniziato il turno di lavoro.

Tra i feriti, una donna è stata salvata in extremis grazie al coraggio di Luigi Peluso, un passante che, sentendo le sue urla, si è lanciato tra le macerie per soccorrerla prima dell’arrivo dei Vigili del Fuoco. “Tutti fuggivano, lui no. Ha sentito una voce e si è buttato”, ha raccontato la figlia dell’uomo.

La donna, precipitata dal primo piano, è stata estratta viva e trasportata in gravi condizioni all’Ospedale del Mare. Altri tre feriti hanno riportato lesioni lievi.

Le reazioni e la posizione dei ristoratori

Assunta Pacifico, titolare del ristorante “’A Figlia d’‘o Marenaro”, ha voluto chiarire la propria posizione:

“Non si tratta di alcun deposito che appartiene a me. Ho avuto solo danni, ma danni veri e propri. Il locale nuovo, che avevo dedicato alle mie figlie, è distrutto. È un colpo durissimo, specialmente perché estraneo alla nostra attività.”

Pacifico ha anche raccontato di aver vissuto momenti di terrore con i suoi nipotini presenti al momento dell’esplosione:

“Abbiamo sentito un boato enorme, poi un secondo. Pensavamo a un attentato. È stato spaventoso.”

Indagini e sicurezza

La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta per accertare le responsabilità. Il prefetto Michele di Bari ha attivato il Centro Coordinamento Soccorsi per monitorare la situazione. Intanto, l’intera area resta transennata e sotto sequestro.

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