Anche Roma dice “no” al capodanno in piazza

Anche Roma dice “no” al capodanno in piazza
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Il Campidoglio annulla il concerto di Capodanno al Circo Massimo.

(Ansa) L’assessore ai Grandi Eventi Alessandro Onorato, ufficializza l’addio all’evento a causa del Covid: “Era tutto pronto per celebrare il Capodanno in grande stile e riportare Roma al centro dei grandi eventi.

Avevamo scelto per la ripartenza alcuni grandi artisti romani, una location spettacolare come il Circo Massimo e un’organizzazione impeccabile per la sicurezza. Ma in questo momento la nostra priorità è e deve essere quella di salvaguardare la salute dei romani e evitare assembramenti”. Per questo “siamo costretti a annullare il concertone”.

“Coez, Blanco e Tommaso Paradiso avrebbero garantito una grande partecipazione di pubblico e l’interesse di tutti i media nazionali. Ma in questo momento la nostra priorità è e deve essere quella di salvaguardare la salute dei romani e evitare assembramenti che possono aggravare una situazione pandemica che, pur sotto controllo, presenta aspetti preoccupanti. Per questo dopo aver sentito anche il parere delle autorità competenti e la Prefettura siamo costretti a annullare il Concertone di Capodanno. Sono davvero rammaricato – spiega l’assessore Onorato -. Mi sento di ringraziare Clemente Zard, Tommaso Paradiso, Coez e Blanco per aver dato immediatamente la loro disponibilità pur con così scarso preavviso. L’ho considerato un atto d’amore per Roma”. “Ma in questo momento non possiamo che anteporre la salute di tutti a un’opportunità importante di ripartenza che sono convinto non tarderà a arrivare. Appena la situazione lo consentirà ci muoveremo immediatamente per far tornare Roma ad essere il palcoscenico più importante del nostro Paese per i grandi eventi di spettacolo”, conclude.

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri aveva già anticipato che sarebbero state prese delle decisioni con ‘l’orientamento di prendere molto sul serio gli inviti alla prudenza del governo, di fronte ad una situazione che va monitorata. Stiamo riflettendo in queste ore, ma l’orientamento è quello di dare priorità alla protezione della salute dei cittadini. Quindi è molto probabile che non ci saranno eventi che comportino assembramenti, perché potrebbe essere imprudente in questa fase“, aveva detto. “L’evoluzione della pandemia è sotto gli occhi di tutti e non bisogna abbassare la guardia. Quindi bene fa il governo ha prorogare lo stato d’emergenza e a lavorare per proteggere la salute dei cittadini. Anche noi dobbiamo fare la nostra parte”. 

E niente feste di piazza a Capodanno, no alla vendita di alcol da asporto nei giorni clou e divieto di consumo in aree pubbliche di cibo e bevande, esclusa l’acqua. Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, lo aveva anticipato ed ora lo ha disposto, nero su bianco, nell’ordinanza numero 27. Nello specifico, a decorrere dal 23 dicembre 2021 e fino al 1 gennaio 2022: “per l’intero arco della giornata è fatto divieto di consumo di cibo e bevande, alcoliche e non alcoliche, con esclusione dell’acqua, nelle aree pubbliche, compresi gli spazi antistanti gli esercizi commerciali, le piazze, le ville e i parchi comunali. Resta consentito il consumo ai tavoli all’aperto, nel rispetto del distanziamento previsto”. “Nei luoghi pubblici all’aperto è fatto divieto di svolgimento di eventi, feste o altre manifestazioni che possano dar luogo a fenomeni di assembramento o affollamento – si legge nell’ordinanza – è confermato l’obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale, anche all’aperto, in ogni luogo non isolato (ad es., centri urbani, piazze, lungomari nelle ore e situazioni di affollamento, code, file, mercati, fiere, contesti di trasporto pubblico all’aperto)”. Ed ancora, “nei giorni 23, 24, 25, 31 dicembre 2021 e 1 gennaio 2022: – dalle ore 11:00 e fino alle ore 05:00 del giorno successivo, ai bar e agli altri esercizi di ristorazione è fatto divieto di vendita con asporto di bevande, alcoliche e non alcoliche, con esclusione dell’acqua”. De Luca raccomanda ai Comuni di adottare se necessario provvedimenti di chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche dove non sia possibile assicurare il distanziamento, e di intensificare la vigilanza e i controlli nei luoghi della movida.

di Redazione

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